Sj- NEWS DA SPOLETO E DALL’UMBRIA BY ATPAI

Spoleto
giovedì 17 dicembre 2009
BMW SUSTAINABILITY PRESS EXPERIENCE- TOUR GIORNALISTICO CON TAPPA A SPOLETO, ORGANIZZATO DALLA BMW GROUP ITALIA
Spoleto è stata scelta tra le città che fanno parte del “BMW Sustainability Press Experience”, un tour giornalistico, organizzato dalla BMW Group Italia, che ha fatto tappa oggi nella città ducale.

Rappresentanti della stampa nazionale …

Spoleto
giovedì 17 dicembre 2009
GIOVANISSIMI APPRENDISTI GIORNALISTI A CONFRONTO CON MONSIGNOR BOCCARDO

Incontro tra i ragazzi del corso Tobagi e l’Arcivescovo

L’intervista a Monsignor Renato Boccardo per il laboratorio di giornalismo radiofonico

I ragazzi del corso sul giornalismo “Walter Tobagi” hanno incontrato in

Spoleto
giovedì 17 dicembre 2009
PREMIO NIKELODEON 2009
Nell’ambito degli Eventi Speciali previsti per la 14^ Edizione del Premio Nickelodeon per il Cortometraggio Sociale, Giovedì 17 Dicembre – alle ore 21,00 – presso l’Auditorium del Convitto INPDAP in P.zza Campello n. 5 a Spoleto, serata in

Norcia
giovedì 17 dicembre 2009
TEATRO- SOGNI INTERROTTI DI MARCO PUGGINI
La giovane promessa nursina presenta in anteprima il suo primo cd live

Dalla sua città natale e dal suo amato teatro per una nuova avventura artistica. Il prossimo sabato 19 dicembre, alle ore 21.30 al Teatro

Spoleto
giovedì 17 dicembre 2009
VENERDÌ 18 DICEMBRE ALLE ORE 16,30 SI RIUNIRÀ IL CONSIGLIO DEI BAMBINI PRESSO LA SALA SPOLETIUM
Incontro con il sindaco Benedetti e il Presidente del Consiglio Comunale Lisci

Venerdì 18 dicembre alle ore 16,30 si riunirà il CONSIGLIO dei BAMBINI presso la Sala Spoletium (sala consiliare) del Palazzo Comunale, alla presenza del

Massa Martana
giovedì 17 dicembre 2009
I PRESEPI D’ITALIA DI MASSA MARTANA
PRESEPI D’ITALIA, Mostra Nazionale del Presepe Artistico,
Massa Martana, 24 dicembre – 6 gennaio
C’è un paesino dell’Umbria che a Natale si accende di magia e nelle sue vie si respira una quiete ed
Perugia
mercoledì 16 dicembre 2009
NASCE IL PREMIO GIORNALISTICO PER VALORIZZARE L’UMBRIA DALLA CCIAA DI PERUGIA

AL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL GIORNALISMO 2010

1° PREMIO GIORNALISTICO RACCONTAMI L’UMBRIA

16/12/2009

Una esperienza non nuova per la Camera di Commercio di Perugia che in collaborazione …

Spoleto
mercoledì 16 dicembre 2009
NATALE IN CUCINA
FUNGHI PORCINI IN RISOTTO UMBRO

Ingredienti:
320 gr. di riso
½ l. di brodo bollente
500 gr. di funghi porcini
100 gr. di prosciutto cotto
½ cipolla piccola
½ bicchiere di trebbiano
50 gr. di burro

Sj- LA LIBERTA’ DI STAMPA DOBBIAMO ESSERE NOI GIORNALISTI, I PRIMI A DIFENDERLA!!!

MONDO GIORNALISMO
ITALIA
giovedì 3 settembre 2009
COME TI GIRO LA FRITTATA, DIRETTORI CONTRO DIRETTORI
fonte: MARIOLINA SAVINO

STRUMENTALIZZARE E FOMENTARE, MONTANDO CASI ENORMI O FARE IL PROPRIO DOVERE ATTENENDOSI ALLA PURA CRONACA, SENZA TENTARE DI SPINGERE VERSO UNA DIREZIONE O L’ALTRA L’OPINIONE PUBBLICA?

DAL PICCOLO VILLAGGIO ALLE GRANDI COMUNITA’, IL LAVORO GIORNALISTICO E’ SIMBOLO DI CIVILTA’ E DI GRANDE DEMOCRAZIA.

A volte accade che c’è chi si fa prendere per così dire la mano, “passando il segno”,e se si tenta di difendersi dalla gogna mediatica, non si può mai sapere quale insidia sia nascosta dietro l’angolo.

Difficile capire certi vettori, certo è che se fino a qualche tempo fa sentivamo parlare di Berlusconi come chi faceva troppo il padre, nel senso di nominare spesso la propria famiglia, improvvisamente quello stesso Berlusconi diventa un mostro di amoralità dove ci si tuffano, manco a dirlo i  giornali due giorni prima delle elezioni, detrattori politici e tutti coloro che pur di vedero all’angolo della strada a chiedere l’elemosina, darebbero via un occhio della propria testa.

Non sarà un santo, ma alla fine gli italiani gli riconoscono un’intelligenza non comune ed una grande capacità organizzativa e di relazioni sociali.
Gli italiani, accettando qualche difetto riconosciuto del Premier lo hanno votato e apprezzano l’opera del suo Governo, mentre dall’altra parte non arrivano che critiche e deboli consigli per risolvere problemi che affogandoli nelle storielle da giornale rosa, evitano di entrare a gamba tesa per dare risposte o stimolare il Governo a correggere il tiro dove sbaglia.

C’è da chiedersi perchè alcuni giornali che da anni non fanno che allungare la lista degli attacchi personali a Berlusconi, si sentano vittime della mancanza di libertà di stampa, solo nel momento in cui altri colleghi con gli identici mezzi di informazione reagiscono rispondendo per le rime? Ma quante volte altri politici hanno querelato altri giornali, ma nessuno parlava di fascismo o di mancanza di libertà di stampa?

Una doppia verità che onestamente è difficile da comprendere,
di certo il giornalismo è affidato agli uomini e alle donne che secondo coscienza e seguendo un codice deontologico, cercano di fare il proprio mestiere, chi in maniera più professionale, chi magari seguendo logiche dettate dall’esperienza, in ogni caso non riteniamo corretto che la stessa categoria si scontri in maniera così violenta nel proprio interno, perchè è giusto fare bene il proprio mestiere, ci stà anche la concorrenza e l’amor di appartenenza alla propria casa editrice, ma la dignità di ognuno di noi che ama più di ogni cosa questo meraviglioso e straordinario lavoro di cronista, viene sempre prima di qualsivoglia condizionamento esterno.

Non è facile non farsi prendere la penna e tentare di rimanere imparziali a volte, ma si deve, l’onore di cronaca è un fatto, utilizzare una professione per stravolgere fatti, realtà o spingere il lettore a pensare o ad agire secondo dichiarazioni non pertinenti, a volte opere di pura fantasia, o strumentali è un’altra.

Il lettore distratto è facile preda di chi non rispetta semplici e comuni leggi di buon senso, infatti in tempi dove ormai l’analfabetismo è solo un ricordo e con l’imperversare della rete, è sempre più difficile raccontare balle e più facile verificare l’attendibilità di tutte le informazioni reali o presunte.

Un difetto proprio di noi italiani è la pigrizia e a volte di pensare che alcuni network siano padroni della verità assoluta, non può essere così, ognuno si fa la propria idea dopo aver letto lo stesso fatto ma con punti di vista diversi, quando il fatto c’è e proviene da fonte autorevole e autorizzata, se invece, pensando già nel senno di poi, c’è chi parla per altri, paventando situazioni, facendo nomi e poi alla fine ipotizzando qualcosa, quello è davvero il momento in cui l’attenzione si deve fare alta!
E’ quello l’attimo in cui il giornalismo cambia aspetto e diventa “politico”, il famoso quinto potere, dire senza troppi veli cose che già a prescindere,  possono condizionare scelte o addirittura cambare il corso naturale delle cose.

Cari lettori, è davvero difficile mantenere “pulito” il palinsesto di qualsiasi giornale o mezzo di comunicazione, cartaceo, televisivo, radiofonico o in rete, lo vediamo noi nel nostro piccolo quando c’è sempre chi tenta di tirarti per la giacca, ci vuole una grande preparazione ed esperienza, principalmente ci vuole onestà intellettuale e forse un pizzico di rispetto in più per se stessi e per il lettore.

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AUGURI AL NOSTRO ARCIVESCOVO PER IL SUO COMPLEANNO!

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Oggi Riccardo Fontana, arcivescovo della Diocesi Spoleto-Norcia ha compiuto gli anni.

Gli auguri gli giungano dalla nostra redazione e dai Giornalisti Volontari di Atpai.

Presto l’Arcivescovo di Spoleto accoglierà i giornalisti per la ricorrenza di San Francesco di Sales, occasione propizia per scambiare idee e parlare del complesso mondo dell’informazione, dopo aver recitato la messa.

GiornalistiJournal- Diatribe sulla carta stampata, tv e on line… non sarebbe meglio telefonare?

Facci e Travaglio

telefonatevi, please

Credo, anzi sono sicuro, che Filippo Facci non abbia il numero di telefono di Marco Travaglio, e che Marco Travaglio non abbia quello di Filippo Facci. È altrettanto certo che l’uno non conosca dell’altro neppure l’indirizzo di casa, e men che meno quello di posta elettronica.
Non si spiegherebbe altrimenti il motivo per cui da anni i due giornalisti per conversare, discutere, litigare, polemizzare e ora anche per insultarsi occupano carta di giornale, spazi sui siti web, minuti di televisione di Stato e non. Per dire: solo sul nostro Giornale, dal 7 aprile del 2002 fino all’altro ieri Facci ha scritto 121 articoli su Travaglio. Il quale ha ovviamente replicato sull’Unità. Insomma i due mettono in piazza i loro personalissimi bisticci come fossero in una commedia napoletana, quando marito e moglie spalancano le finestre per far sentire a tutti quant’è fetente quell’altro.
Si potrebbe obiettare che nel caso di Facci e Travaglio non si tratta di personalissimi bisticci ma di questioni di pubblico interesse. All’inizio era così. I due sono portatori di opposte Weltanschauung su politica e giustizia: garantista l’uno, giustizialista l’altro. E di questo parlavano, anzi dibattevano: di Tangentopoli, Di Pietro, Craxi, Berlusconi. All’inizio. Poi sono un cicinino scivolati sul piano personale: tu sei un forcaiolo, taci tu che sei un servo del padrone, e così via. Dalla contestazione delle idee si è passati al rimprovero personale: e noi lettori abbiamo appreso particolari anche intimi che perbacco, chi se l’immaginava.
Negli ultimi giorni, ad esempio, non è che i due abbiano sbracato, però insomma. L’altro ieri Travaglio su Dagospia ha scritto che «il noto poveraccio del Giornale, quello con le meches», è «in preda a un’ossessione che andrebbe curata» e gli ha rimproverato le marachelle dell’adolescenza, quando rubava le scatolette di caviale, e da «un ex ladro» Travaglio non prende lezioni di morale. Ieri, sempre su Dagospia, Facci ha replicato che Travaglio è «uno spettacolare buffone», «un infame» e pure «un deficiente»; quindi ci ha tranquillizzato sui propri capelli mettendoci tuttavia un po’ di ansia sulla virilità del rivale: «Io ho le meches come Travaglio ha una protesi del pene».
Ho grande stima di tutti e due, lavoro con Facci e di Marco sono amico da tanti anni. Ma proprio per questo mi permetto un consiglio: il talento dedicatelo ad altro, e se volete parlare delle protesi vostre, telefonatevi. Il numero ve lo do io.
(P.S.: Però anche il sottoscritto è un bell’elemento: non potevo telefonare, ai due?). (il Giornale)