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RomaJournal- Prove tecniche di opposizione ricompattata?
L’Opinione
di Mariolina Savino
Finalmente gli italiani che non la pensano come il Cavaliere cominciano a vedere uno spiraglio di opposizione. Il buon Veltroni attacca, ammicca, fa pace e poi si arrabbia con quel Premier che dalla sua, ha l’età e dunque l’esperienza. Fermo restando che la battaglia dei numeri fa sorridere c’è chi è convinto che quella di ieri sia stata una grande “battaglia civile e dimostrazione pacifica di piazza”, dall’altro canto c’è pure chi si chiede che ci stavano a fare tanti italiani ieri a Roma, gita in porta?
La Gelmini ha proposto una legge, ma al di là se giusta o no, rimane un fatto curioso, con le mie cinquantuno primavere posso dire ad onor del vero che non ricordo, da Misasi a tutti i ministri della Repubblica per l’istruzione, una volta e dico una, che non si è scatenato il finimondo!
La scuola unisce gli italiani?
Bene mettiamo a frutto questa vivacità popolare, per trovare una soluzione che non sia l’antiberlusconismo ormai sdrucito e senza senso… PROPOSTE SIGNORI, serie, motivate e senza tante chiacchiere di piazza, perchè la gente ne ha davvero abbastanza.
I più felici a riconoscere una opposizione seria saranno proprio quelli del Governo.
E lo saranno anche gli stessi italiani che hanno nel cuore un modo differente di risolvere le cose, ma non si gliochi con la politica attraverso le sviste volute della stampa o le facili interpretazioni di leggi che dicono una cosa e vengono lette per dirne strumentalmente un’altra! I bambini che ci fanno con un cartello dove c’è scritto: in lotta per la scuola, in un istituto elementare di Torino? E quel signore intervistato su Rai Uno che protesta elencando una serie di fesserie che proprio non hanno nulla a che vedere con la realtà? La Scuola italiana è un altro buco nero dove bisogna mettere le mani. Una Casta per dirla alla Rizzo. Possono dispiacere i tagli, ma non si può protestare e basta, bisogna andare avanti con cognizione di causa e se tanto bene ha fatto Veltroni nello scorso governo, come mai ha dovuto fare prove tecniche di opposizione ieri a Roma “Risorgendo” come titolava questa mattina l’ironico quotidiano Il Riformista di Polito?
Sj- Michelangelo Morichelli, nostro concittadino, ricordato nelle lettere di reduci e combattenti
Nella foto l’avv. Michelangelo Morichelli, la cognata Lidia e il fratello Sandro
di Mariolina Savino
Ad una settimana dalla sua scomparsa sono giunti alla famiglia di Michelangelo Morichelli, tantissimi attestati di solidarietà e di condoglianze, sia da Spoleto, sia sopratutto da Roma città in cui espletava la professione di avvocato come titolare di uno studio legale.
Numerose le lettere di reduci e combattenti della Repubblica Sociale in quanto Michelangelo Morichelli, pluridecorato ufficiale della divisione alpina Julia e successivamente della Monterosa, rimase fedele al giuramento rimanendo accanto ai camerati germanici sino all’ultimo giorno.
ROMAjournal- Cara Loretta un “Excuse moi, è una gaffe anche questa” al sindaco Alemanno gliela dovevi!
Loretta, Loretta
mi sei caduta sul Rutelli!
(parafrasando il grande Mike!)
( sotto titolo come ti cambio il sindaco in diretta TV!)
Direttore
Mariolina SAVINO
Credo che Loretta Goggi sia stata dai tempi lontani della “Freccia Nera” un idolo per molti che l’hanno amata per la sua naturale simpatia. Ma ieri sera l’ha fatta grossa!
Gia’ al concorso di Miss Italia ha bacchettato Mike Bongiorno in diretta….ma ringraziare il sindaco di Roma Francesco Rutelli e non applicare poco dopo una formula educata di errata corrige verso il cittadino n°1 della città eterna Gianni Alemanno, ci è sembrato davvero la fine …..di una grande carriera!
A Lorè ma che mi combini?
Sei riuscita a prenderti i fischi di tutta una piazza e interdetta tu stessa che non capivi l’errore hai continuato imperterrita la presentazione del programma!
Tutti si aspettavano una correzione….niente. Frittata fatta, uova rotte, sipario abbassato.
Insomma la Loretta ha fatto più notizia della notizia, anche se Lucio Battisti era un apolitico modello, nonostante gli hanno attribuito l’appellativo di fascista, uno che ha parlato sempre e solo d’amore diventando per la sua dolce timidezza e grande senso della comunicazione, scusate l’azzardato paragone, il San Francesco degli innamorati!
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