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Spoleto: solenne pontificale dell’arcivescovo Riccardo Fontana del primo dell’anno
Spoleto: solenne pontificale dell’arcivescovo nella festa di Maria Santissima Madre di Dio
Mons. Fontana: tornare ad essere più semplici e attenti, più parsimoniosi e rispettosi; dobbiamo avviare una conversione al Vangelo, tornare ad essere amici di Dio.
Il 1° gennaio la Chiesa ha celebrato la festa di Maria Santissima Madre di Dio e la Giornata Mondiale della Pace. In tutte le cattedrali del mondo i vescovi hanno presentato ai fedeli il messaggio di Papa Benedetto XVI per la Giornata della Pace dal tema Combattere la povertà, costruire la pace. Nel duomo di Spoleto la solenne concelebrazione eucaristica è stata presideuta dallarcivescovo mons. Riccardo Fontana. Con il presule cerano i Canonici e i parroci della città. La liturgia è stata animata dalla Cappella Musicale del Duomo.
Riprendendo il messaggio del Papa, mons. Fontana ha rivolto un pensiero alla Terra Santa, dove risuonano i fragori nefasti delle armi. Ha ricordato che, nonostante il mondo è sempre dominato dalla bramosia del potere, il braccio della misericordia di Dio non si è accorciato. In questo anno che avviamo, ha affermato il vescovo, ci è chiesto di cambiare gli stili di vita. Dobbiamo tornare ad essere più semplici e attenti, più parsimoniosi e rispettosi; dobbiamo avviare una conversione al Vangelo, tornare ad essere amici di Dio.
Il pomeriggio del 31 dicembre larcivescovo, sempre nella chiesa cattedrale, ha presieduto il Te Deum di ringraziamento per lanno 2008 che si è concluso. In questi 365 giorni trascorsi, ha detto mons. Fontana nellomelia, il Signore ci ha manifestato la sua misericordia: tante sono state le grazie, tante anche le prove, anchesse, però, affrontate come grazia di Dio. Poi, un richiamo a mettere la carità ancora al primo posto. E il Vangelo che ce lo indica, ha affermato. Essa è un dono ricevuto, è il segno della nostra appartenenza alla famiglia di Dio. La carità non è solo beneficenza; è il carattere distintivo, ha concluso il presule, che ci manifesta figli di Dio.
Francesco Carlini (329/6214477) Ufficio Stampa Diocesano
Arcidiocesi di Spoleto-Norcia
Ufficio per le Comunicazioni Sociali
Ufficio Stampa Diocesano
01 gennaio 2009
Mons. Fontana: “la Chiesa vi ringrazia per questa creature che avete in braccio”
Spoleto: grande festa in duomo con l’arcivescovo per i piccoli nati nel 2008 nell’ospedale di Spoleto
Spoleto, 29/12/2008
Mons. Fontana: “la Chiesa vi ringrazia per questa creature che avete in braccio”
La neve e il pungente freddo non hanno impedito, domenica 28 dicembre, ai piccoli nati nell’anno 2008 all’ospedale di Spoleto – poco meno di 600 – di salire nella chiesa cattedrale, per la consueta festa loro dedicata. I neonati, con i loro genitori, sono stati accolti in piazza duomo dal suono festoso di tutte e undici le campane della torre del duomo e da una melodia con zampogne, tipicamente natalizia. Un Babbo Natale ha distribuito dolci e piccoli regali ai bambini. L’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Riccardo Fontana, ha celebrato la messa nel giorno della festa della Santa Famiglia. Con il presule c’era parte del capitolo dei canonici e don Sem Fioretti, responsabile della pastorale familiare dell’arcidiocesi. Presente parte del reparto di Ginecologia e Ostetricia, con in testa il primario dottor Giulio Martines. C’era anche il sindaco di Spoleto, Massimo Brunini.
Mons. Fontana ha iniziato la sua omelia rivolgendosi ai genitori, definiti gli artefici di un coraggio che altri non hanno. “Le ragioni dei figli, ha detto, sono più importanti di tutto, anche dell’economia. Questa forse è la celebrazione più bella dell’anno, perchè ci sono i piccoli, che in chiesa non danno mai noia: non c’è lode a Dio più alta che le loro vocine. Voi, genitori, siete il segno e la forza che dà prospettiva alla nostra città. I figli non vanno solo generati, vanno anche cresciuti ed educati. Bisogna che la città e il territorio vi siano intorno: con i servizi necessari, con una rete educativa comune. C’è bisogno di una coralità: quando saranno giovani il lavoro ci sarà solo se insieme daremo futuro a questo territorio”.
Poi, il pensiero dell’arcivescovo è andati ai bambini. “I piccoli, ha affermato, sono immagine concreta della presentazione di Gesù al tempio. Sono anche l’identità collettiva di una storia che sarà tanto più bella, quanto più i loro genitori potranno contare su un crescente numero di adulti pronti ad aiutarli: su tutti noi. Un’antica decisione dell’Arringo medievale di Spoleto volle sul punto più alto del campanile del Duomo una sfera dorata, perché la luce riflessa aiutasse chiunque si fosse sperso nella valle a ritrovare le coordinate del vivere e la strada maestra. Quest’oggi, accogliendo i piccoli neonati, la città e la Chiesa trovano rinnovate armonie attorno a queste creature. La questione educativa ha oggi una sua oggettiva priorità su molte altre storie. Un eccessivo riferimento alla questione economica potrebbe essere quel venefico oppio che addormenta la società. L’uomo non ha soltanto da preoccuparsi per quel che ha da mangiare, ma anche su come esprimersi, come riuscire a cambiare il mondo con il lavoro e l’impegno sociale, quanto rispetto venga dato alla vita, dal suo primo sorgere, fino al suo naturale tramonto”.
SJ- Ingresso del nuovo parroco a S. Rita in Spoleto
Padre Randy Beniga Tibayan
verrà immesso domenica
dall’arcivescovo Fontana
Domenica 26 ottobre alle 10.30, nella chiesa di S. Rita in Spoleto, si terrà la celebrazione liturgica per l’ingresso del nuovo parroco, padre Randy Beniga Tibayan. Sarà l’arcivescovo, mons. Riccardo Fontana, ad immettere in sede il nuovo frate, di origine filippina, trentanove anni, appartenente all’Ordine degli Agostiniani Scalzi (OAD).
Padre Randy è stato chiamato a condurre la comunità di S. Rita, dopo due anni dalla sua ordinazione sacerdotale, ma vanta già esperienza di vita parrocchiale. Al suo fianco, c’è padre Luigi Sperduti, che torna a Spoleto, dopo aver già trascorso un periodo nella parrocchia agostiniana, dalla fine del 2000 al luglio 2004.
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