Sj- PARCONDICIO2010, INFORMAZIONE E COMUNICATI POLITICI

SCUOLA – CONSIGLIO PROVINCIALE VOTA

ORDINE DELGIORNO DEL PRC CONTRO

LA RIFORMA DEL MINISTRO GELMINI

16/02/2010 ore 12.35

(UJ.com) PERUGIA – Il Consiglio provinciale di Perugia ha detto no alla riforma Gelmini in ambito scolastico e universitario: con 16 voti a favore (PRC, PDCI, SL, PD, IDV) contro 7 (PDL E LEGA), è stato approvato infatti un ordine del giorno del gruppo di Rifondazione. Il testo chiedeva un opposizione decisa sia sui “tagli apportati al bilancio della scuola pubblica dalla Ministro Gelmini, che coi suoi provvedimenti di accorpamento delle classi e di innalzamento del rapporto numerico tra alunni / studenti e insegnanti, non ha fatto che rendere di fatto difficoltosa se non impossibile la didattica”; che “ai finanziamenti pubblici alla scuola privata”.

Il gruppo di Rifondazione ha ribadito che la Riforma Gelmini ha cresto ulteriore precariato in Umbria e pone “alla Provincia gravissimi problemi circa la presente e futura programmazione scolastica”. La maggioranza – da Pd passando per l’Idv fino a Sinistra e Libertà – ha confermato con il voto le preoccupazione e i riflessi negativi sul locale della Riforma, puntando molto sui disagi arrecati alle famiglie, agli studenti e a moltissimi lavoratori che si sono ritrovati senza lavoro. L’opposizione di centrodestra ha invece rivendicato la bontà della Riforma che ha riportato “il merito all’interno delle scuole, ha scritto la parola fine sullo stipendificio a cui era ridotta l’istituzione, premia gli insegnanti maggiormente capaci e volenterosi”. E inoltre secondo l’opposizione “ha reso gli studenti più vicini al mercato del lavoro, loro destinazione naturale dopo gli studi”. Con l’approvazione dell’ordine del giorno la Provincia dovrà farsi portavoce del malcontento politico e sociale verso la Riforma con il Governo del Paese.

“Abbiamo giocato, (ma non troppo), a dare i voti alle rotatorie

di Spoleto”

Spoleto, 16/02/2010

Capogruppo Pdl – Carlo Petrini

Giochiamo a dare i voti alle rotatorie che le amministrazioni di sinistra hanno realizzato nel corso di questi ultimi anni, nella città di Spoleto.
Il primo intervento risale più o meno a 10 anni fa con la realizzazione della rotatoria dell’ingresso nord in prossimità del Pavone; dopo tanti anni possiamo dire che nonostante si poteva fare meglio, forse quella è la migliore modifica di viabilità realizzata, e vogliamo essere buoni: Voto 7.
La rotatoria del rione di San Nicolò; modificata dopo solo due mesi dalla sua inaugurazione, perché non era stato previsto l’accesso ad una via del quartiere: Voto 6.
La rotatoria della bretella di San Tommaso; nonostante non vi erano problemi di spazio, si è riusciti a fare corsie così strette da creare grandi difficoltà ai mezzi pesanti: Voto 5.
La rotatoria del rione Casette; è vicenda nota a tutti gli spoletini, le amministrazioni Brunini prima, Benedetti poi, sono riuscite a portare all’esasperazione un intero rione, costringendo gli abitanti a scendere in piazza per manifestare tutto il loro dissenso e disagio causato anche dall’incompetenza dei progettisti, che nel progetto non hanno previsto un accesso diretto al quartiere, con grandi responsabilità politiche delle due Giunte susseguitesi: Voto 3
La rotatoria del Viale Trento e Trieste, sono passati pochi mesi dalla sua inaugurazione è già visibilmente danneggiata dal passaggio delle auto, e aggiungiamo che nelle ore di punta non riesce a smaltire il traffico, causando lunghe code in Via Flaminia Vecchia: Voto 4.
L’ancora incompiuta rotatoria di Santo Chiodo; realizzata per eliminare un incrocio a raso e poi inspiegabilmente a poche decine di metri si è realizzato un nuovo incrocio a raso, ancora non aperto: Voto 5.
La rotatoria di Passo Parenzi; lasciata in fase sperimentale per mesi, ora terminata ma ci vuole un corso avanzato per capire chi ha diritto alla precedenza: Voto 4.
Ma il massimo dell’espressione del “futurismo Bruniniano” lo abbiamo avuto nella riqualificazione e nella rotatoria di Via Filosofi; qui i tecnici del Comune hanno veramente dato il massimo. Si è persino modificato l’alveo del torrente Tessino, si sono spesi centinaia di migliaia di euro per allargare la carreggiata, sono stati eliminati decine di parcheggi, per ottenere infine un vero obbrobrio e un labirinto, a tutt’oggi incomprensibile nonostante anni di lavori non ancora terminati: Voto 0.

Umbria, 16/02/2010

Il Movimento è arrivato anche nella nostra regione, la naturale continuazione delle liste Civiche a Cinque Stelle delle elezioni comunali è una realtà anche in Umbria.
Lotta alla casta, più posti di lavoro, una Sanità per tutti e di tutti, gestione dei rifiuti a FREDDO, una vera mobilità sicura ed economica, l’Acqua e i Beni Comuni non solo pubblici ma controllati direttamente dai loro proprietari, i Cittadini e non dalle multinazionali.
Per poter essere presenti sulle schede elettorali abbiamo bisogno di migliaia di firme, la casta, nel dicembre, scorso ha sferrato il suo ultimo attacco, con una nuova legge regionale ha di fatto, aumentato gli antidoti per se stessa e contemporaneamente reso quasi impossibile il nostro accesso alla competizione elettorale, negazione totale della democrazia tutelata dalla nostra costituzione.

Chiediamo a tutti i cittadini uno sforzo in più, per difendere quel poco di libertà che ci rimane, per riprenderci tutto quello che ci è stato tolto.

Di seguito riportiamo la lista dei comuni che hanno a disposizione i nostri moduli, venite a firmare, grazie.

Umbria Cinque Stelle
Per info. 339.4576868

Perugia
Via Scarlatti 43 (vicino a Piazzale Europa)
Da Lun a Ven 8-18, Sab e Dom 8-16
URP Piazza Matteotti – Logge dei Lanari
Da Lun a Ven 8.30-18.30 (Mar 12.30-14 chiuso), Sab 8.30-13
Rimbocchi CVA
Da Lun a Ven 8.30-13, Lun e Mer 15-17
Ponte San Giovanni
via F Panzarola 11
Da Lun a Ven 8.30-18.30 (Mer 12-14 chiuso), Sabato 8.30-13
San Sisto
Piazza Valentino Martinelli
Da Lun a Ven 8.30-18.30 (Gio 12-14 chiuso), Sabato 8.30-13
Terni
dal 15 febbraio disponibili
Da Lun a Ven 10 ore, Sab e Dom 8 ore
Foligno
Sportello del cittadino Piazza della Republica 10
Da Lun a Ven 9-14 e 14.30-19.30, Sab e Dom 9-13 e 15-19
Spoleto
Sportello del Cittadino, Via dei Filosofi 89
Da Lun a Ven 8.30-19.30, Sab e Dom 8.30-16.30
Città di Castello
Via XI Settembre 41
Da Lun a Sab 9-13, domenica
Gubbio
Da Lun a Ven 10 ore, Sab e Dom 8 ore
Assisi
Ufficio anagrafe (fronte alla basilica) Piazzetta Caduti di nassirya – S Maria Angeli
Da Lun a Ven 8.30-13.00, Mar e Gio 14.30-17.30
Orvieto
Da Lun a Ven 10 ore, Sab e Dom 8 ore
Narni
dal 15 febbraio disponibili
Da Lun a Ven 10 ore, Sab e Dom 8 ore
Bastia Umbra
Ufficio anagrafe (stesso palazzo dei vigili) Via Cesare Battisti 11
Da Lun a Ven 8.30-13.00, Mar e Gio 15.30-17.30
Todi
Piazza del Popolo 45 (Vicino alla Farmacia)
Da Lun a Veni 8-18, Sab 8-16, Dom 8-12 e 14-18, Ven 26 dalle 8 alle 20 e Sab 27 dalle 8 alle 14
Marsciano
Largo Garibaldi 1 (Ufficio demografico)
Da Lun a Ven 10 ore sabato e domenica 8 ore
Corciano
Corso Cardinale Rotelli 21 (sede del comune)
Da Lun a Ven 10 ore, Sab e Dom 8 ore
Umbertide
Piazza Matteotti 1
Da Lun a Dom 8-14, Mar Giov Dom anche dalle 15.30 alle 17.30
Gualdo Tadino
Da Lun a Ven 10 ore, Sab e Dom 8 ore
Castiglione del Lago
Piazza Gramsci 1
Da Lun a Ven 10 ore, Sab e Dom 8 ore
Amelia
dal 15 febbraio disponibili
Da Lun a Ven 10 ore, Sab e Dom 8 ore
San Giustino
Piazza Del Municipio 17
Da Lun a Ven 9-19, Sab e Dom 9.30-17.30, Ven 26 dalle 8 alle 20
Spello
Via Garibaldi 19 (1°piano ufficio anagrafe)
Da Lun a Ven 8-14 e 14.30-18.30, Sab e Dom 8-16, Ven 26 dalle 8-20, Dom 27 dalle 8 alle 12
Deruta
Piazza dei consoli
Da Lun a Ven 10 ore, Sab e Dom 8 ore
Città della Pieve
Piazza XIX giugno 1
Da Lun a Ven 10 ore, Sab e Dom 8 ore
Nocera Umbra
Da Lun a Ven 10 ore, Sab e Dom 8 ore
Montefalco
Piazza G.Mameli 60
Da Lun a Ven 8-14 e 15-19, Sab e Dom 9-13 e 14-18, Ven 26 dalle 8 alle 20, Sab 27 dalle 8 alle 12
Torgiano
Corso Vittorio Emanuele II 25
Da Lun a Ven 8-14 e 15-19, Sab e Dom 9-13 e 14-18
Panicale
Via Vannucci 1
Da Lun a Ven 7.30-13.30 e 15-19, Sab e Dom 8-14 e 14.30-16, Ven 26 dalle 7.30 alle 13.30 e dalle 14 alle 20, Sab 27 dalle 7.30 alle 13.30
Passignano sul Trasimeno
Da Lun a Ven 10 ore, Sab e Dom 8 ore
Norcia
Da Lun a Ven 8-18, Sab e Dom 8-16, Ven 26 dalle 8 alle 20, Sabato 27 dalle 8 alle 12
Cascia
Da Lun a Ven 8-14 e 15-19, Sab 8-14 e 15-17, Dom 8-12 e 14-18, Ven 26 dalle 8 alle 20, Sabato 27 dalle 8 alle 12
Bevagna
Corso Giacomo Matteotti 58
Da Lun a Ven 8-14 e 15-19, Sab 8-16, Dom 8-13 e 15-18, Ven 26 dalle 8 alle 20, Sab 27 dalle 8 alle 12
Paciano
Piazza della Repubblica 4
Da Lun a Ven 10 ore, Sab e Dom 8 ore
Tuoro
Da Lun a Ven 10 ore, Sab e Dom 8 ore
Montegabbione
Da Lun a Ven 10 ore, Sab e Dom 8 ore
Monteleone
Da Lun a Ven 10 ore, Sab e Dom 8 ore
Ficulle
Da Lun a Ven 10 ore, Sab e Dom 8 ore
Fabro
Da Lun a Ven 10 ore, Sab e Dom 8 ore

articolo di sabato 13 febbraio 2010

«Voglio espugnare il fortino rosso blindato da 60 anni»

di Antonio Signorini
La candidata Pdl in Umbria: «Qui liti di casta e potere marcio. La sinistra non è più considerata in grado di amministrare»
RomaLe più piccola delle regioni rosse «è a una svolta». In Umbria Partito democratico si è lacerato. Ha fatto primarie che gli elettori hanno snobbato; sono arrivati ad una candidata – Catiuscia Marini – che «rappresenta la continuità con un sistema di potere marcio». Il risultato – spiega Fiammetta Modena, candidata a governatore per il Popolo delle libertà – è che per la prima volta in 60 anni la sinistra umbra non viene ritenuta in grado di governare. E il Pdl vuole approfittarne.
Ma è sicura di riuscire a espugnare il fortino?«Certo. Questa volta ci giochiamo tutto. Faremo una campagna tutta in attacco».
Il segretario Pd Bersani vi conteggia tra le regioni sicure. Ci spiega perché si dovrebbe sbagliare?
«Innanzitutto c’è l’affidabilità e la capacità di fare squadra del Pdl. Siamo un gruppo compatto, esprimiamo una linea chiara e siamo in grado di governare la regione».
Poi le difficoltà del Pd…
«Dire difficoltà non rende la situazione. Sono reduci da due anni di liti laceranti. Prima la questione del terzo mandato della Lorenzetti (la presidente uscente che ha cercato di ricandidarsi, ndr), poi lo scontro sul post Lorenzetti. Liti di casta. E questa volta se ne sono accorti tutti e chi conosce il Pd sa che queste ferite non sono sanabili».
Però Catiuscia Marini ha vinto. Hanno il candidato.
«Con un risicato 53 per cento alle cosiddette primarie».
Cosiddette?
«C’è stata un affluenza molto bassa. Appena 53 mila dai 75 mila che avevano votato per il congresso. Con uno strano balzo in avanti di sera».
Truppe cammellate?
«Esatto. Ma la scarsa partecipazione dimostra che gli umbri hanno deciso di non partecipare a uno scontro che è stato solo personalistico. Lotta di potere».
Magari è solo disinteresse.
«No, di più. Per la prima volta il partito della sinistra non viene considerato una forza affidabile di governo».
Lei spera un bis delle elezioni di Todi, quando la sinistra perse con un candidato vicino a Marini?
«Diciamo che indicare i delfini non porta fortuna. Quando Catiuscia Marini presentò un suo delfino a Todi perse. E adesso non credo che essere il delfino della presidente uscente, Maria Rita Lorenzetti, possa aiutarla. Anche perché non può ignorare il bisogno di cambiamento».
Due donne a contendersi la poltrona di governatore. Già questo è un bel segnale di cambiamento.
«La candidata del Pd è una faccia fintamente nuova. È stata messa lì a garantire la continuità con il vecchio, è la prosecuzione di un sistema di potere marcio. I primi a non volerlo più e a chiedere un cambiamento vero sono gli elettori di sinistra. C’è grande entusiasmo e una richiesta di ribaltare le cose, che è direttamente proporzionale alla grande incapacità di governo del Pd».
Difficile pensare ad un’Umbria non più rossa.
«Basta guardare i risultati delle ultime elezioni. Dalle politiche del 2008 il centrodestra è sempre cresciuto e ha strappato al Pd comuni importanti: la stessa Todi, Orvieto, Bastia, Gualdo. Poi alle ultime europee il Pdl ha superato il Pd. Governiamo 23 amministrazioni locali e siamo pronti per la regione».
Nel suo sito ha fatto un sondaggio e viene fuori che i suoi elettori sono stufi delle clientele della classe dirigente regionale.
«È cambiata la prospettiva in Umbria. E anche l’idea di crescita economica. Per il Pd si fa usando in modo assistenziale e clientelare le risorse pubbliche. Per noi bisogna puntare sull’operosità delle nostre imprese».
Da dove vorrebbe partire?
«Il piano casa del governo è fondamentale. In Umbria è stato recepito in modo molto restrittivo e noi abbiamo già detto che sarà la prima cosa che cambieremo. Poi cercheremo di collegare le istituzioni e il mondo dell’economia all’Università. E punteremo su un welfare che non lasci indietro nessuno».
Ha citato l’attuazione del piano casa perché è una priorità del governo?
«Che il piano casa sia utile lo sanno tutti. Ce lo chiedono le imprese, che hanno anche bisogno di una semplificazione in materia di appalti di opere pubbliche».
L’Udc la sosterrà?
«Con l’Udc in Umbria abbiamo un’alleanza storica. Auspichiamo di ritrovarli al nostro fianco in questa battaglia per il cambiamento».

TERREMOTO MARSCIANO, MARINI: “IMPEGNO GOVERNO PRESENTA GRAVI LACUNE: STANZIAMENTO PREVISTO E TEMPISTICHE PROPOSTE SONO INADEGUATE”

Perugia, 13 feb (Avi News) – “Il Governo dia subito risposte concrete sulla ricostruzione. Le proposte provenienti da Roma presentano ambiguità di fondo che destano più di una preoccupazione. Famiglie ed imprese non possono attendere in eterno: non è una mera questione di soldi, ma di diritti di una comunità che non vuole uscire impoverita da un evento drammatico”. Catiuscia Marini, candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Umbria, lancia l’allarme sui tempi e sull’entità dei finanziamenti previsti dal governo per la ricostruzione nel marscianese e nei territori limitrofi colpiti dal sisma del dicembre scorso. “Sono pronta ad assumere un impegno forte rispetto a questa triste vicenda – sottolinea Catiuscia Marini – ma tutti devono fare la propria parte. La Regione Umbria ha prontamente acceso un mutuo per sostenere il peso dell’emergenza. Ora però sta al governo assumersi le sue responsabilità”.

Per la candidata presidente “il terremoto di Marsciano sarà una delle priorità della futura legislatura e la Regione sarà a fianco del Comune per sostenere la ricostruzione con la qualità ed il rigore dell’esperienza umbra. Le modalità di intervento – spiega – dovranno infatti basarsi su azioni di miglioramento sismico degli edifici, ponendo come priorità assoluta le prime case e adottando modelli di ricostruzione integrata per il centro storico di Spina. Tutto questo ha dei costi – conclude Catiuscia Marini – al momento però la copertura nazionale, centrale per le emergenze di questo tipo, non appare sufficiente. Gli abitanti di Marsciano, che hanno reagito a quanto avvenuto con una compostezza e una dignità esemplari, non chiedono altro di più di quanto gli spetta”.

DALLA QUESTIONE INCENERIMENTO RIFIUTI ALLA CEMENTIR, UNA GRANDE SPINTA PER AFFRONTARE A MUSO DURO LA SITUAZIONE AMBIENTALE NELLA ZONA INDUSTRIALE S.CHIODO, S. ANGELO IN MERCOLE.

Il primo passo importante per affrontare in modo serio e con determinazione la situazione dell´inquinamento nell´Alta Marroggia, mai risolta, ma di nuovo tornata nelle preoccupazioni di tanti, a partire dalle popolazioni locali, dopo la richiesta della proprietà Cementir di essere autorizzata a bruciare CdR nell´impianto di Sant´Angelo in Mercole.

Di rilievo sono state le informazioni emerse perché si possa capire meglio la situazione. Innanzitutto CdR.q., e q sta per qualità. in Umbria non ce n´è. Per cui se si volesse giustificare l´autorizzazione con la necessità di completare il ciclo dei rifiuti questo non è vero. Si tratterebbe oltre che tenerci i rifiuti della nostra regione, di bruciare anche quelli degli altri. Il CdR poi, per aver un potere calorifico accettabile deve essere composto, per oltre il 70 % di carta e plastica ( 32% e oltre di plastica), per cui non si deve pensare che sia soluzione assimilabile al bruciare legna in un camino. Bruciare in un cementificio non è la stessa cosa che bruciare in un cosiddetto termovalorizzatore, significativamente ribattezzato cancrovalorizzatore da uno dei relatori, Michel Druìn. Le ceneri infatti oltre che a dover essere smaltite, ( quando si brucia ha detto l´Ingegner Luciani, non si cancella il rifiuto, lo si trasforma, e le ceneri, pari all´incirca ad 1/3 della materia iniziale, finiscono in discarica, e nel caso dei cementifici anche nel cemento e quindi nelle case), L´età degli impianti poi non è indifferente ma decisiva, perché i vecchi impianti per essere idonei vanno completamente ristrutturati, pena, in caso contrario, di rilascio nell´aria di sostanze altamente pericolose.

E´ stato chiarito anche che le dichiarazioni del Sindaco Benedetti, prima e dopo le elezioni, che non ci saranno termovalorizzatori a Spoleto, non significa un bel nulla ed e fuorviante, perché un cementificio non è un impianto che la legge definisce come termovalorizzatore, avendo caratteristiche diverse.

Non ci si è nascosto neanche che ciò che brucia oggi la Cementir possa essere pericoloso per la salute, indipendentemente dai sistemi di controllo messi in atto. Non è comunque sostenibile che il CdR a priori possa essere considerato meno pericoloso delle fonti energetiche attualmente utilizzate nell´impianto di Sant´Angelo in Mercole.

I motivi per cui si chiede di bruciare CdR o rifiuti in genere sono solo legati al profitto, infatti per chi li brucia piuttosto che costi ci sono significativi finanziamenti a favore dei proprietari degli impianti.

I presenti, Paciotto, Legambiente, Bocchini esperto di energia, Briguori Casa Rossa, Parente Spoleto a 5 stelle, Druìn, Attac, ma lo stesso è stato il parere degli intervenuti tra il pubblico, hanno sostenuto la centralità della raccolta differenziata completa, con il metodo porta a porta, e la rinuncia a produrre materiali non riciclabili.

Concordi su questo punto fondamentale, è stata presa di petto la situazione dell´ Area Santo Chiodo, Sant´Angelo in Mercole. Le paure e le proteste della popolazione richiedono risposte urgenti, lo stirene che esce dai camini della IMS rimane un fatto concreto, così come le sostanze dei fumi emessi dalle altre aziende. La richiesta per un impianto per la pollina dell´azienda Novelli è poi una ulteriore fonte di preoccupazione.

Solo poche ma importanti differenze tra i partecipanti, sulla questione tassa o tariffa per i rifiuti e sulla gestione pubblica o privata del cicli virtuosi del riciciclo; noi siamo fermamente per i primi perché più democratici e soli ad essere capaci di garantire l´interesse generale.

Tutto ciò registrato si impone la necessità di costruire strumenti popolari, per una partecipazione indipendente dalle Istituzioni, perché solo un soggetto terzo che rappresenti ( organizzandola ), la popolazione, nella difesa della salute dal rischio industriale può modificare la situazione a vantaggio delle popolazioni. Solo un soggetto popolare attivo può contrastare la logica del profitto che sta dietro le scelte dei “capitani” dell´industria, e in questo senso le scelte energetiche fatte dai padroni delle aziende, dipendono, come per l´occupazione o il salario, esclusivamente dal guadagno.

I partecipanti all´iniziativa hanno avuto il merito di considerare l´incontro di ieri come l´inizio di un lavoro, che dovrà proseguire con fatti concreti nei prossimi giorni e mesi.

Tale è la necessità richiesta dalla realtà ambientale a Spoleto e dai tanti presenti ieri all´incontro, superiori alle aspettative.

ASSOCIAZIONE CULTURALE CASA ROSSA Spoleto

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